Iva: scatta aumento aliquota 22%, arriva una nuova raffica di rincari

Scarpe, vino, birra, tv, radio e computer ma anche benzina, mobili, giocattoli, detersivi e parrucchieri. Da oggi con l'aumento dell'Iva dal 21 al 22% scatta una raffica di rincari e, anche se i beni di prima necessità, come pane, carne, pesce e latte, non sono soggetti
all'aumento, ne potrebbero subire gli effetti a causa dei maggiori costi di trasporto. Secondo le associazioni dei consumatori le ricadute per le famiglie andranno dai 207 ai 349 euro l'anno. Per non parlare dell'impatto sui consumi, già depressi. Secondo Confcommercio l'incremento dell'Iva andrà a incidere negativamente sulle spese natalizie e, in una situazione in cui l'inflazione è sotto controllo, determinerà un aumento dei prezzi tra ottobre e novembre dello 0,4%. Il Codacons, che stima una stangata per le famiglie fino a 349 euro l'anno e un calo dei consumi del 3% su base annua. Secondo Adusbef e Federconsumatori, la stangata andrà dai 207 a 260 euro l'anno (62 euro solo per l'ultimo trimestre ottobre - dicembre. Alcuni grandi gruppi, come ha fatto in comunicato Ikea, hanno però già annunciato che assorbiranno l'aumento dell'imposta senza effetti sui prezzi. L'aliquota che passa dal 21 al 22% è quella ordinaria che si applica ai beni e i servizi che non rientrano nell'aliquota ridotta al 10% o in quella super ridotta al 4% riservata a pane fresco, burro, latte, frutta e ortaggi e altri alimenti di prima necessità. E quello che scatta oggi è il secondo rialzo di un punto nel giro di due anni: l'aliquota era già salita dal 20 al 21% dal 17 settembre 2011.

Via: AGI

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