Sono arrivati in questi giorni i risultati degli esami sui campioni prelevati lo scorso marzo dalla salma di Giuseppe Guerinoni, l'autista di Gorno (Bergamo) morto nel 1999 e che secondo gli inquirenti avrebbe avuto un figlio illegittimo negli anni Sessanta, figlio che sarebbe appunto l'omicida. Il Dna dei campioni dell'uomo è stato comparato con quello dell'assassino prelevato dalle tracce di sangue trovate sui vestiti della vittima (si pensa che l'assassino si sia tagliato con un coltellino che stava usando per cercare di tagliare gli slip di Yara). Il confronto dei due campioni ha confermato che l'uomo è il padre dell'assassino. Finora l'unico campione genetico di Guerinoni era stato prelevato dalle tracce di saliva sul retro di una marca da bollo. La conferma della paternità di Guerinoni è arrivata dal cromosoma Y. Il test del Dna avrebbe così scagionato Leonardo B., il cinquantenne di Padova già in carcere per pedofilia in Francia. L'uomo, con una passione spasmodica per la ginnastica ritmica, adescava ragazzine su Facebook fingendosi loro coetaneo, e scriveva messaggi rivolti a Yara. Gli inquirenti avevano sospettato di lui perché ritenevano potesse essere il figlio illegittimo dell'autista di Gorno. L'indiziato, che ha dichiarato di essere stato abbandonato in orfanotrofio quando era piccolo, è nato infatti nel periodo in cui il bergamasco ebbe la relazione extraconiugale. Intanto a Gorno nelle prossime settimane saranno prelevati campioni di Dna da 700 donne che tra gli anni Sessanta e il 1998 hanno frequentato Salice Terme, dove Guerinoni andava in villeggiatura per le cure.
Fonte: AGI
Via: Libero Quotidiano
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