Emergono nuovi sviluppi nel prosieguo delle indagini condotte dalla Polizia provinciale in seguito al drammatico incidente che ha causato a Ragusa la morte di tre persone e il ferimento di due coniugi vittoriesi: G. G., 58 anni lui e G.D. 56 lei, ricoverati al
Cannizzaro di Catania e al Guzzardi di Vittoria, entrambi in prognosi riservata. Gina Runza, la donna ispicese di 35 anni che ha provocato la tragedia sulla SP 13 a Castiglione, era al quinto mese di gravidanza, guidava una "Hyundai Coupé" senza copertura assicurativa, si trovava in regime di carcere domiciliare e stava trasportando un panetto di "erba", probabilmente acquistato a Vittoria, deviazione forzata lungo il viaggio Ispica-Ragusa. L'incidente provocato dalla donna ha causato la morte della stessa conducente e del compagno immigrato, il 28enne tunisino Magari Foudil. La donna nell'abbordare una semicurva, sicuramente ad alta velocità, ha invaso la corsia opposta andandosi a schiantare come un razzo contro la "Fiat Grande Punto" guidata da Giuseppe Campailla, un pensionato comunale di 74 anni, morto sul colpo, e una coppia di amici che aveva condotto all'ospedale di Ragusa per accertamenti clinici. A Gina Runza, da poco arrestata per detenzione di droga e ammessa ai domiciliari, era stato concesso un permesso speciale per partecipare a un processo a suo carico presso il Tribunale di Ragusa.
Cannizzaro di Catania e al Guzzardi di Vittoria, entrambi in prognosi riservata. Gina Runza, la donna ispicese di 35 anni che ha provocato la tragedia sulla SP 13 a Castiglione, era al quinto mese di gravidanza, guidava una "Hyundai Coupé" senza copertura assicurativa, si trovava in regime di carcere domiciliare e stava trasportando un panetto di "erba", probabilmente acquistato a Vittoria, deviazione forzata lungo il viaggio Ispica-Ragusa. L'incidente provocato dalla donna ha causato la morte della stessa conducente e del compagno immigrato, il 28enne tunisino Magari Foudil. La donna nell'abbordare una semicurva, sicuramente ad alta velocità, ha invaso la corsia opposta andandosi a schiantare come un razzo contro la "Fiat Grande Punto" guidata da Giuseppe Campailla, un pensionato comunale di 74 anni, morto sul colpo, e una coppia di amici che aveva condotto all'ospedale di Ragusa per accertamenti clinici. A Gina Runza, da poco arrestata per detenzione di droga e ammessa ai domiciliari, era stato concesso un permesso speciale per partecipare a un processo a suo carico presso il Tribunale di Ragusa.
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