Silvio Berlusconi espulso dal Senato: giorno di lutto, no ritiro - video

Silvio Berlusconi non è più senatore della Repubblica italiana. Alle 17.43 di mercoledì 27 novembre l'aula di Palazzo Madama ha votato la sua decadenza, dopo la condanna definitiva per frode fiscale a quattro anni al processo Mediaset. Bocciati tutti gli ordini del
giorno che erano stati presentati dal centrodestra per impedire l'espulsione del Cavaliere. La decisione è stata presa con voto palese. Scelta Civica si è spaccata, mentre il Nuovo centrodestra di Alfano ha detto no alla decadenza. Berlusconi, poco prima del voto, aveva pronunciato, davanti a migliaia di sostenitori in via del Plebiscito a Roma nei pressi di Palazzo Grazioli, sua residenza romana, un discorso non nuovo. Il leader di Forza Italia aveva attaccato i nemici di sempre: la magistratura definita di estrema sinistra, gli avversari politici, capaci, a suo dire, solo di odio e la costituzione italiana che non consente al premier di governare il Paese. "Combatterò fino alla fine" e fuori dal Parlamento sarà ancora meglio, sarò più a contatto con la gente, con la società civile, con i giovani. Poi ha detto ai suoi sostenitori riuniti in via del plebiscito: "Oggi è un giorno amaro, un giorno di lutto per la democrazia", ma "andiamo avanti, andiamo avanti". "Non ci ritireremo in qualche convento, noi stiamo qui e resteremo qui". Dopo l'annuncio dell'atteso verdetto del Senato, ha scambiato solo qualche battuta con i forzisti ed è partito per Arcore.



Fonte: AGI
Via: Euronews

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