Due giorni e due notti di eruzione per l'Etna che stavolta ha spaventato più del solito per i suoi forti boati. Il vulcano torna a dare spettacolo per la 20esima volta dall'inizio dell'anno con un'attività stromboliana continua. L'emissione di cenere vulcanica si è diretta fino a
Catania e ha reso necessario la chiusura dell'aeroporto di Fontanarossa. Chiuso anche lo scalo di Comiso. La paura maggiore si è avvertita tra Milo e Zafferana Etnea dove tremavano vetri e saracinesche. Nonostante le condizioni meteo non abbiano permesso di ammirare al meglio l'eruzione, l'Etna ha assicurato il solito spettacolo. Prosegue l'attività stromboliana al Nuovo Cratere di Sud-Est (Nsec) dell'Etna, accompagnata dalla formazione di una modesta nube eruttiva di cenere diluita, spinta dai venti in direzione sud. Continua l'emissione lavica lungo la parete occidentale della Valle del Bove; inoltre, è stata osservata intorno alle ore 14:30 l'apertura di una fessura eruttiva alla base nord-orientale del Nsec, da cui viene emessa una piccola colata di lava diretta sempre verso la Valle del Bove. L'ampiezza del tremore vulcanico, indice della pressione interna del magma resta comunque relativamente invariata su livelli alti, mostrando una leggera flessione nell'ultima ora. In questo momento, il vento sta soffiando verso sud. A fare il quadro è l'Ossevatorio etneo dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv).
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