Oltre 70 Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Torino e di altri 26 Reparti del Corpo dislocati in 10 Regioni, hanno proceduto all'esecuzione di un decreto di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca per equivalente, di beni per un totale di 22 milioni di euro: immobili, tra cui una villa con un parco di 3.000 mq e annessa piscina a Roma, nonché appartamenti di pregio nella capitale e a Venaria Reale (Torino), terreni, saldi attivi di conti correnti, titoli azionari e quote di partecipazione in numerose società. L'attività rappresenta l'epilogo dell'operazione "Idra", che il 26 luglio 2012 aveva portato gli investigatori ad effettuare un centinaio di perquisizioni nelle sedi di 14 società, tutte operanti nel settore della vigilanza privata. Il 25 settembre scorso, inoltre, sono state eseguite 10 ordinanze di custodia cautelare nei confronti dei principali artefici dell'associazione per delinquere, finalizzata alla commissione di reati tributari e fallimentari. Il sistema fraudolento era collaudato e in atto da alcuni anni: quando le imprese erano ormai prossime al collasso, la parte sana veniva fatta confluire in nuove società, attraverso la cessione del ramo d'azienda. Il core business proseguiva, così, attraverso una ragnatela di nuovi soggetti giuridici con denominazioni simili. In capo alle vecchie compagini sociali, portate al fallimento o trasferite solo sulla carta, restavano i debiti tributari, mai onorati.
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