crisi indebolisce il settore, la criminalità trova un terreno più fertile per attecchire. Osservando da vicino il sistema si scopre che quasi un immobile su quattro confiscato alla criminalità organizzata è terreno agricolo, ma non solo. I tentacoli della Mafia Spa si allungano su tutta la filiera, mettendo sotto controllo anche le aziende e il commercio dei prodotti agroalimentari. La strategia è quella di investire in un settore che, pur non garantendo guadagni consistenti e nel breve periodo, soddisfa un bisogno primario come quello dell'alimentazione. E proprio nel settore alimentare quest'anno, complice anche la crisi, il valore di cibi e bevande adulterati, contraffatti o falsificati è cresciuto del 170%. 335 milioni e mezzo di euro di beni e prodotti sequestrati, in primis carne, farine pane e pasta ma anche sequestri nel settore della ristorazione dove per risparmiare si usano ingredienti low cost che spesso nascondono frodi e adulterazioni. Alcune stime - precisano Coldiretti/Eurispes - valutano che almeno 5.000 locali di ristorazione (bar, ristoranti, pizzerie) in Italia siano in mano alla criminalità organizzata attraverso spesso l'intestazione a prestanome.
L'ordine pubblico è inteso come garanzia di pace e tranquillità. In tal senso assume un valore di sicurezza collettiva.
Mafia e agricoltura: Coldiretti, business da 14 miliardi di euro - video
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento