"Il furto dei beni culturali si conferma essere parte del core business delle organizzazioni criminali" anche se, sul piano generale, "la tendenza, anno dopo anno, segnala una dimunizione dei furti di opere d'arte, anche per una minore richiesta proveniente dal mercato illegale". E' il quadro delineato in una intervista a
TMNews dal tenente colonnello Roberto Colasanti, capo ufficio Comandocarabinieri Tutela Patrimonio culturale. Più nel dettaglio, ha sottolineato Colasanti, si registra una calo negli scavi clandestini e illegali e questo come conseguenza sia delle operazioni di contrasto che per l'effetto deterrente prodotto negli ultimi anni dalla restituzione da parte di musei, in particolare americani, di opere trafugate in Italia. Le attività illegali, ha sottolineato Colasanti, vedono invece un aumento della contraffazione di opere d'arte contemporanee di autori italiani. Quanto vale il mercato illegale delle opere d'arte? "E' dificile dare una risposta certa. Qualcuno - ha spiegato Colasanti - ha stimato che viene dietro il traffico di armi e di droga. Sicuramente, è un mercato che vale molti milioni di euro". Dopo lo scempio della
Biblioteca Girolamini, una delle più antiche d'Italia, dove sono stati sottratti migliaia di preziosi volumi antichi "c'e molta attenzione sul settore delle biblioteche e degli archivi", ha aggiunto Colasanti. L'attività dei (...)
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