Un assalto a colpi di arma da fuoco contro un furgone della polizia penitenziaria e l'evasione di un pericoloso boss della 'ndrangheta. Il blitz è andato in scena Gallarate (Varese), fuori dal Tribunale.
Domenico Cutrì, 32enne calabrese condannato all'ergastolo per omicidio, stava per essere trasferito al
carcere di Busto Arsizio. L'azione è durata pochi minuti. Gli uomini del commando hanno minacciato gli agenti, puntandogli contro le pistole e intimandogli di liberare il detenuto, e uno di loro ha spruzzato dello spray urticante negli occhi di uno dei poliziotti. Un altro agente è stato spinto giù dalle scale del Tribunale. C'è stata quindi una sparatoria tra i malviventi e gli agenti, durante la quale sono stati esplosi una trentina di colpi. Uno dei colpi ha raggiunto uno degli assalitori, il fratello del detenuto, Antonino Cutrì, che è poi morto per la gravità delle ferite riportate. I due agenti feriti sono stati dimessi con una prognosi rispettivamente di 8 e 15 giorni. "Si tratta di un episodio molto grave che sto seguendo, nella sua evoluzione, in costante contatto con i vertici del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria. Spero che al più presto l'ergastolano evaso e la banda complice vengano assicurati alla giustizia". Così il ministro della Giustizia
Annamaria Cancellieri in relazione all'evasione di Domenico Cutrì avvenuta poco dopo le 15 di lunedì 3 febbraio in Via Milano a Gallarate.
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