L'Italia chiede l'immediato rientro dei due marò. Così Palazzo Chigi dopo la decisione della Suprema Corte indiana di definire illegittima l'istanza presentata dai due fucilieri della Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone lo scorso 6 marzo. La Corte ha ammesso il
ricorso ma si riserva di decidere in merito e il Governo italiano ha rivendicato ancora una volta, con forza, la giurisdizione del caso chiedendo immediatamente il rientro dei due militari da oltre due anni in India, su cui pesa l'accusa di aver ucciso due pescatori indiani scambiandoli per pirati, mentre erano in missione antipirateria sul mercantile Enrica Lexie, in acque internazionali. Dopo oltre una ventina di rinvii, dopo la decisione di non applicabilità del Sua Act, la legge antiterrorismo che prevede la pena di morte in caso di condanna, la Suprema Corte di Nuova Delhi dovrà ora decidere se le istanze siano ammissibili. Nel ricorso la richiesta di sospendere tutti i procedimenti avviati dalla polizia Nia, che indaga sul caso, è di tornare in Italia in attesa del pronunciamento di merito sul ricorso. Latorre e Girone hanno inoltre contestato la legalità e la validità dell'inchiesta e del processo avviato dalla Nia, senza tralasciare la vecchia questione della giurisdizione. Nei documenti presentati alla Corte, si sottolinea che l'agenzia investigativa nominata dal governo sul caso [...]
Fonte: SkyTg24
Servizio di Maria Cristina Boschetti
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