Una tragedia incredibile quella accaduta al dosso dell'Androla di Cevo. Il braccio in legno lamellare che sostiene la croce del Papa si è spezzato e l'enorme statua ha schiacciato, uccidendolo sul colpo, un ragazzo di 19 anni di Lovere. Marco Gusmini è stato travolto dal Cristo che Job aveva realizzato in occasione della visita di Papa Giovanni Paolo II a Brescia e che era stata installata a Cevo nel 2005. Il 19enne di Lovere era in gita con gli amici dell'oratorio, al termine di tre giorni di un campo primaverile. Dopo pranzo i ragazzi, una ventina accompagnati dal curato don Claudio Laffranchini e da un gruppo di genitori, stavano giocando su un prato godendosi una giornata meravigliosa, ma un tragico destino aspettava Marco. Di colpo, il punto di giuntura del legno lamellare ha ceduto di schianto, travolgendolo. Per lui non c'è stato nulla da fare anche se i suoi amici hanno subito dato l'allarme. Il medico del 118 di Brescia arrivato con l'eliambulanza non ha potuto fare altro che constatare il decesso del ragazzo. La salma è poi stata portata in ospedale a Esine, dove ad attenderla c'erano i familiari e gli amici strazziati per quanto accaduto. Sotto choc anche la comunità di Cevo. L'aria adiacente alla croce era stata ultimata solo un anno fa ed era il vanto del paese. Ora è diventata un simbolo di morte, proprio quando mancano tre giorni alla canonizzazione di Carol Wojtyla.
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