Il governo del Mali ha riferito di aver registrato "tre casi sospetti" di febbre emorragica, messi in isolamento in attesa dei risultati dei test per il virus di Ebola, che ha già ucciso 86 persone nella vicina Guinea. "Tre casi sospetti di febbre emorragica sono stati
rilevati nel territorio nazionale. Sono stati raccolti dei campioni e inviati all'estero per le analisi", ha detto dalla France presse il ministro della Sanità, Ousmane Kone. Poco prima, in un comunicato, il governo aveva assicurato che i pazienti "sono stati collocati in isolamento dove ricevono le cure appropriate", aggiungendo che "le loro condizioni di salute stanno migliorando". In Guinea l'epidemia ha colpito almeno 137 persone. La repubblica popolare del Congo ha deciso di inviare una squadra di quattro esperti in Guinea in partenariato con l'Organizzazione mondiale per la Sanità, per aiutare a bloccare il diffondersi della malattia. Un'altra quindicina casi sospetti sono stati identificati in Liberia, di cui due sono risultati positivi al virus dell'Ebola. Per il virus non esistono vaccini. L'epidemia viene fermata isolando i casi sospetti e mettendo in quarantena coloro che sono stati a contatto con i malati. Il virus, che colpisce anche le scimmie, si diffonde attraverso il contatto con sangue infetto, fluidi corporei e epidermide e provoca dolori muscolari, vomito, diarrea e nei casi estremi emorragie inarrestabili.
rilevati nel territorio nazionale. Sono stati raccolti dei campioni e inviati all'estero per le analisi", ha detto dalla France presse il ministro della Sanità, Ousmane Kone. Poco prima, in un comunicato, il governo aveva assicurato che i pazienti "sono stati collocati in isolamento dove ricevono le cure appropriate", aggiungendo che "le loro condizioni di salute stanno migliorando". In Guinea l'epidemia ha colpito almeno 137 persone. La repubblica popolare del Congo ha deciso di inviare una squadra di quattro esperti in Guinea in partenariato con l'Organizzazione mondiale per la Sanità, per aiutare a bloccare il diffondersi della malattia. Un'altra quindicina casi sospetti sono stati identificati in Liberia, di cui due sono risultati positivi al virus dell'Ebola. Per il virus non esistono vaccini. L'epidemia viene fermata isolando i casi sospetti e mettendo in quarantena coloro che sono stati a contatto con i malati. Il virus, che colpisce anche le scimmie, si diffonde attraverso il contatto con sangue infetto, fluidi corporei e epidermide e provoca dolori muscolari, vomito, diarrea e nei casi estremi emorragie inarrestabili.
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