I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Palermo hanno eseguito 7 provvedimenti restrittivi, nei confronti di altrettante persone, tra cui i due titolari di un noto ristorante, emessi dal Gip del Tribunale di Palermo su richiesta della locale Dda. Gli arrestati sono
ritenuti responsabili, a vario titolo, di estorsione, rapina e lesioni personali, con l'aggravante di avere commesso il fatto con metodo mafioso, ovvero avvalendosi della forza di intimidazione connessa a un sodalizio di tipo mafioso e delle condizioni di assoggettamento ed omertà da essa derivanti. Secondo l'accusa, i due ristoratori che avrebbero vantato di essere affiliati alla famiglia mafiosa di "Palermo centro", avrebbero imposto il pizzo a imprenditori del settore dei trasporti. Gli arrestati sarebbero stati incastrati dalle microspie piazzate dai Carabinieri proprio all'interno del loro ristorante. Dal carcere i detenuti per mafia riescono ancora a controllare il territorio e a gestire gli affari di Cosa nostra. E' uno dei retroscena dell'operazione "Bucatino", che ha portato in carcere sette persone, mentre un'ottava è ancora ricercata. Nella vicenda che ha coinvolto Maurizio e Giovanni De Santis, rispettivamente padre e figlio titolari del noto ristorante "Bucatino" di Palermo, infatti, si inserisce anche Umberto Centineo, anche lui finito in manette oggi nell'ambito dell'operazione antimafia condotta dai carabinieri.
ritenuti responsabili, a vario titolo, di estorsione, rapina e lesioni personali, con l'aggravante di avere commesso il fatto con metodo mafioso, ovvero avvalendosi della forza di intimidazione connessa a un sodalizio di tipo mafioso e delle condizioni di assoggettamento ed omertà da essa derivanti. Secondo l'accusa, i due ristoratori che avrebbero vantato di essere affiliati alla famiglia mafiosa di "Palermo centro", avrebbero imposto il pizzo a imprenditori del settore dei trasporti. Gli arrestati sarebbero stati incastrati dalle microspie piazzate dai Carabinieri proprio all'interno del loro ristorante. Dal carcere i detenuti per mafia riescono ancora a controllare il territorio e a gestire gli affari di Cosa nostra. E' uno dei retroscena dell'operazione "Bucatino", che ha portato in carcere sette persone, mentre un'ottava è ancora ricercata. Nella vicenda che ha coinvolto Maurizio e Giovanni De Santis, rispettivamente padre e figlio titolari del noto ristorante "Bucatino" di Palermo, infatti, si inserisce anche Umberto Centineo, anche lui finito in manette oggi nell'ambito dell'operazione antimafia condotta dai carabinieri.
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