Paternò, confisca beni da mezzo milione a boss clan mafioso - video

La Dia di Catania ha eseguito a Paternò (Ct), su decreto emesso dal locale Tribunale, Sezione Misure di Prevenzione, la confisca del patrimonio riconducibile a Rosario Sinatra, già condannato per mafia alla pena di 19 anni e 8 mesi di reclusione, in quanto
appartenente al clan mafioso "Santapaola - Ercolano", nell'ambito dell'operazione "Padrini" con cui fu scardinata l'organizzazione criminale che controllava Paternò. Le persone coinvolte nell'operazione che sono state condannate per associazione mafiosa sono state 19, tra esse Sinatra. Il patrimonio confiscato, spiega la Dia in una nota, ha un valore complessivo di circa 500mila euro. La proposta di sequestro era stata inoltrata dalla Procura della Repubblica di Catania, su indagini ed accertamenti patrimoniali svolti dal Centro Operativo di Catania, che accertava l'assenza in capo al Sinatra di risorse lecite idonee a giustificare gli investimenti effettuati nel corso degli anni.  I beni confiscati sono l'impresa Edel Sas, di Paternò, un immobile adibito a capannone, sempre a Paternò, e conti correnti intestati all'impresa. Le indagini patrimoniali, compiute dalla Dia su delega del Procuratore di Catania hanno evidenziato consistenti profili sperequativi tra i redditi dichiarati e il patrimonio posseduto dagli indagati tali da fondare la presunzione, accolta dal Tribunale, di una illecita acquisizione patrimoniale.


Fonte: ASCA
Via: GDS

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