Gli investigatori della Polizia stanno analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza che hanno ripreso l'esplosione avvenuta ieri nel centro di Genova, in via Balbi, proprio davanti al commissariato Prè. La bomba era nascosta in
una campana per la raccolta differenziata della plastica, e quando è esplosa una donna stava passando proprio a pochi metri, ma per fortuna è rimasta incolume. La Procura di Genova ha avviato un'indagine, e dai primi accertamenti della Polizia scientifica, sembra che l'ordigno, a basso potenziale, sia stato attivato da un timer. Gli inquirenti attendono il risultato delle analisi sui frammenti della bottiglia di plastica da un litro e mezzo che conteneva i materiali esplodenti, e delle immagini delle due telecamere collocate vicino alla campana e delle nove videocamere che si trovano nella zona, nella speranza di trovare indizi utili a individuare i responsabili. Sono intervenuti gli artificieri che, in collaborazione con gli agenti della Digos, hanno recuperato i frammenti dell'ordigno. "Non abbiamo ancora ricevuto ancora nessuna rivendicazione", precisa il procuratore di Genova, Michele Di Lecce, ma oramai è certo che l'esplosione sia un atto intimidatorio indirizzato contro la Polizia. "Gli artificieri hanno trovato frammenti di metallo misti a plastica che fanno escludere l'ipotesi dell'esplosione accidentale", ha detto il capo della Digos.
una campana per la raccolta differenziata della plastica, e quando è esplosa una donna stava passando proprio a pochi metri, ma per fortuna è rimasta incolume. La Procura di Genova ha avviato un'indagine, e dai primi accertamenti della Polizia scientifica, sembra che l'ordigno, a basso potenziale, sia stato attivato da un timer. Gli inquirenti attendono il risultato delle analisi sui frammenti della bottiglia di plastica da un litro e mezzo che conteneva i materiali esplodenti, e delle immagini delle due telecamere collocate vicino alla campana e delle nove videocamere che si trovano nella zona, nella speranza di trovare indizi utili a individuare i responsabili. Sono intervenuti gli artificieri che, in collaborazione con gli agenti della Digos, hanno recuperato i frammenti dell'ordigno. "Non abbiamo ancora ricevuto ancora nessuna rivendicazione", precisa il procuratore di Genova, Michele Di Lecce, ma oramai è certo che l'esplosione sia un atto intimidatorio indirizzato contro la Polizia. "Gli artificieri hanno trovato frammenti di metallo misti a plastica che fanno escludere l'ipotesi dell'esplosione accidentale", ha detto il capo della Digos.
Fonte: Polizia di Stato
Via: La Repubblica
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