Ieri sera su delega della Procura di Catania, agenti della Squadra Mobile e del Commissariato sezionale Borgo-Ognina hanno eseguito un ordinanza applicativa di misura coercitiva, del Gip del Tribunale etneo, traendo in arresto C. L e C.A, in quanto ritenuti
responsabili, in concorso tra loro, dei reati di detenzione, porto illegale di arma comune da sparo, lesioni personali e danneggiamento. Alla fine del decorso mese di marzo - spiega una nota della Questura - la centralissima via Asiago diveniva teatro di un inquietante fenomeno: diversi ignari cittadini venivano attinti da colpi d'arma, verosimilmente un fucile ad aria compressa. Il ripetersi dei ferimenti creava un notevole allarme sociale nella cittadinanza che manifestava seria preoccupazione a transitare dalla citata arteria cittadina. Venivano avviate, pertanto, mirate indagini, svolte anche con l'ausilio di esperti della Polizia Scientifica - Reparto Balistica, i quali supportavano gli investigatori ad individuare l'esatta traiettoria dei colpi, che consentiva l'individuazione dell'appartamento da cui erano stati esplosi i colpi nella disponibilità di uno dei due verificando, altresì, che i pallini provenivano da una carabina che era stata appositamente modificata con energia cinetica superiore a 7,5 joule, proprio per cagionare danni a persone o cose. Le intercettazioni contestualmente autorizzate dalla Procura della Repubblica di Catania, consentivano di acquisire inequivocabili elementi di responsabilità nei confronti degli indagati. In particolare, il ruolo di uno si profilava di supporto al progetto criminoso del proprietario dell'arma e promotore della condotta delittuosa, oltre che materiale esecutore dell'esplosione dei colpi di fucile. Espletate le formalità di rito, uno è stato associato presso il carcere di Piazza Lanza mentre l'altro è stato sottoposto agli arresti domiciliari.
responsabili, in concorso tra loro, dei reati di detenzione, porto illegale di arma comune da sparo, lesioni personali e danneggiamento. Alla fine del decorso mese di marzo - spiega una nota della Questura - la centralissima via Asiago diveniva teatro di un inquietante fenomeno: diversi ignari cittadini venivano attinti da colpi d'arma, verosimilmente un fucile ad aria compressa. Il ripetersi dei ferimenti creava un notevole allarme sociale nella cittadinanza che manifestava seria preoccupazione a transitare dalla citata arteria cittadina. Venivano avviate, pertanto, mirate indagini, svolte anche con l'ausilio di esperti della Polizia Scientifica - Reparto Balistica, i quali supportavano gli investigatori ad individuare l'esatta traiettoria dei colpi, che consentiva l'individuazione dell'appartamento da cui erano stati esplosi i colpi nella disponibilità di uno dei due verificando, altresì, che i pallini provenivano da una carabina che era stata appositamente modificata con energia cinetica superiore a 7,5 joule, proprio per cagionare danni a persone o cose. Le intercettazioni contestualmente autorizzate dalla Procura della Repubblica di Catania, consentivano di acquisire inequivocabili elementi di responsabilità nei confronti degli indagati. In particolare, il ruolo di uno si profilava di supporto al progetto criminoso del proprietario dell'arma e promotore della condotta delittuosa, oltre che materiale esecutore dell'esplosione dei colpi di fucile. Espletate le formalità di rito, uno è stato associato presso il carcere di Piazza Lanza mentre l'altro è stato sottoposto agli arresti domiciliari.
Via: Polizia di Stato
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