Ecco dove finirà il suo viaggio la Costa Concordia. Il relitto della nave da crociera naufragata al Giglio sarà demolita al porto di Genova. A deciderlo è stato il consiglio dei ministri che ha preferito il capoluogo ligure a Piombino, l'altro porto
candidato allo smantellamento della Concordia. Soddisfazione a Genova da parte del sindaco Marco Doria e del governatore Claudio Burlando. Ma anche i sindacati hanno salutato questa scelta che avrà "importanti ricadute sull'occupazione e sull'indotto". Con un tweet il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti ha commentato: "ora vigiliamo per la massima tutela dell'ambiente". Appena il relitto sarà rimesso nelle condizioni di galleggiare, attorno al 20 di luglio, i rimorchiatori traineranno il relitto fino al porto di Voltri. Qui farà sosterà per due o tre mesi fino al trasferimento nei bacini di Sampierdarena per il completamento della demolizione. Non appena il relitto sarà rimesso nelle condizioni di galleggiare, attorno al venti di luglio, secondo la tempistica confermata nei giorni scorsi da Franco Gabrielli, commissario per l'emergenza Concordia, entreranno in azione i rimorchiatori che traineranno il relitto fino al porto di Voltri. Qui, di fronte all'abitato di Prà, sul tratto di diga foranea all'altezza del sesto modulo del terminal, la nave subirà il lavoro di "stripping", cioè di rimozione di tutti gli arredi e le componenti non ferrose.
candidato allo smantellamento della Concordia. Soddisfazione a Genova da parte del sindaco Marco Doria e del governatore Claudio Burlando. Ma anche i sindacati hanno salutato questa scelta che avrà "importanti ricadute sull'occupazione e sull'indotto". Con un tweet il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti ha commentato: "ora vigiliamo per la massima tutela dell'ambiente". Appena il relitto sarà rimesso nelle condizioni di galleggiare, attorno al 20 di luglio, i rimorchiatori traineranno il relitto fino al porto di Voltri. Qui farà sosterà per due o tre mesi fino al trasferimento nei bacini di Sampierdarena per il completamento della demolizione. Non appena il relitto sarà rimesso nelle condizioni di galleggiare, attorno al venti di luglio, secondo la tempistica confermata nei giorni scorsi da Franco Gabrielli, commissario per l'emergenza Concordia, entreranno in azione i rimorchiatori che traineranno il relitto fino al porto di Voltri. Qui, di fronte all'abitato di Prà, sul tratto di diga foranea all'altezza del sesto modulo del terminal, la nave subirà il lavoro di "stripping", cioè di rimozione di tutti gli arredi e le componenti non ferrose.
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