Un accordo di cessate il fuoco per Gaza: la notizia prima annunciata da Hamas poi confermata dall'Egitto e dal presidente palestinese Abu Mazen è giunta nel 50esimo giorno dell'offensiva israeliana sulla Striscia. Sono più di duemila e cento i morti palestinesi, 68 quelli
israeliani. Secondo l'accordo le ostilità sono ferme a partire dalle 19 di martedì sera, dopo una giornata che ha visto nuove violenze,almeno sei morti palestinesi e diversi razzi sparati da Hamas verso il sud di Israele: due cittadini dello Stato ebraico sono rimasti feriti. Secondo un funzionario del governo israeliano, la tregua non include la richiesta di hamas di un porto o di un aeroporto per Gaza né il rilascio di prigionieri; saranno temi trattati in futuri negoziari. Israele consetnirà l'ingresso di forniture umanitarie a Gaza inclusi materiali per la ricostruzione. Intanto un sondaggio afferma che solo 4 israeliani su 10 approvano la conduzione della crisi da parte del premier Benyamin Netanyahu. Il ministro degli Esteri Federica Mogherini ha detto che "ora è necessario che israeliani e palestinesi avviino al più presto negoziati per una tregua duratura e un'intesa politica che porti finalmente a una soluzione stabile del conflitto". In 50 giorni di guerra su Israele sono caduti 4562 razzi e colpi di mortaio, mentre l'aviazione israeliana ha attaccato 5262 obiettivi a Gaza. E in Israele non tutti sembrano d'accordo con il cessate il fuoco.
Immagini: AFP
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