E' finita a Roma la latitanza di Vincenzo Crisafi, ritenuto vicino alle cosche della 'ndrangheta Romeo e Giorgio di San Luca (Rc). Crisafi è stato arrestato dagli investigatori del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, della Squadra
Mobile di Reggio Calabria e Roma e del Commissariato di Siderno (Rc) al termine di una serie di servizi di osservazione e pedinamento svolti nell'ambito di una delicata attività di indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria. Crisafi si era sottratto il 24 luglio scorso all'esecuzione di un provvedimento di fermo emesso per traffico internazionale di sostanze stupefacenti nei suoi confronti e di altri dodici soggetti, dalla Dda di Reggio Calabria, nell'ambito nell'ambito dell'operazione Puerto Liberado, condotta dal Goa della Guardia di Finanza. Il latitante è stato riconosciuto e fermato dagli investigatori della polizia in via Appia nel quartiere San Giovanni in Roma. Crisafi, che non ha opposto alcuna resistenza e che è stato poi trasferito in carcere, è ritenuto responsabile, in concorso con altri trafficanti, di aver acquistato ed importato in Italia nel 2013, attraverso il porto di Gioia Tauro e di Rotterdam, svariati chili di cocaina. Come intermediario, si sarebbe attivato anche all'ingresso di 469 kg di cocaina trasportati dal Sud America attraverso un veliero nell'estate dello scorso anno. Nel corso dell'investigazione sono state complessivamente sequestrate più di 4 tonnellate di cocaina purissima, che sul mercato avrebbe fruttato alle cosche della 'ndrangheta introiti per un valore di circa 800 milioni di euro. Secondo gli investigatori inoltre, il compenso per l'organizzazione veniva pagato con una parte del carico importato, corrispondente a un quantitativo variabile in relazione al peso specifico criminale della cosca importatrice, tra il 10 e il 30% del totale del carico.
Mobile di Reggio Calabria e Roma e del Commissariato di Siderno (Rc) al termine di una serie di servizi di osservazione e pedinamento svolti nell'ambito di una delicata attività di indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria. Crisafi si era sottratto il 24 luglio scorso all'esecuzione di un provvedimento di fermo emesso per traffico internazionale di sostanze stupefacenti nei suoi confronti e di altri dodici soggetti, dalla Dda di Reggio Calabria, nell'ambito nell'ambito dell'operazione Puerto Liberado, condotta dal Goa della Guardia di Finanza. Il latitante è stato riconosciuto e fermato dagli investigatori della polizia in via Appia nel quartiere San Giovanni in Roma. Crisafi, che non ha opposto alcuna resistenza e che è stato poi trasferito in carcere, è ritenuto responsabile, in concorso con altri trafficanti, di aver acquistato ed importato in Italia nel 2013, attraverso il porto di Gioia Tauro e di Rotterdam, svariati chili di cocaina. Come intermediario, si sarebbe attivato anche all'ingresso di 469 kg di cocaina trasportati dal Sud America attraverso un veliero nell'estate dello scorso anno. Nel corso dell'investigazione sono state complessivamente sequestrate più di 4 tonnellate di cocaina purissima, che sul mercato avrebbe fruttato alle cosche della 'ndrangheta introiti per un valore di circa 800 milioni di euro. Secondo gli investigatori inoltre, il compenso per l'organizzazione veniva pagato con una parte del carico importato, corrispondente a un quantitativo variabile in relazione al peso specifico criminale della cosca importatrice, tra il 10 e il 30% del totale del carico.
Fonte: Polizia di Stato
Via: AGI
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