E' stato arrestato il giovane africano che ha seminato il panico nel centro storico di Jesi, in provincia di Ancona. L'uomo, armato di due macete, sotto l'effeto di alcol e droga, ha terrorizzato i passanti. Il ragazzo si è impadronito delle armi sfondando la vetrina di un'armeria, in una
galleria commerciale nel quartiere di Porta Valle. Sfuggito in un primo momento alla polizia, riuscendo a barricarsi nella chiesa di San Pietro, è stato successivamente bloccato. Gli agenti hanno esploso diversi colpi d'arma da fuoco a salve nel tentativo di spaventarlo e il comandante dei Carabinieri di Jesi, il capitano Mauro Epifani, si era avvicinato all'uomo portando con sè la madre del giovane per convincerlo ad arrendersi. Il ragazzo ha invece aggredito, colpendolo di striscio con il macete procurando al capitano, fortunatamente, una lieve ferita al fianco. Uno dei colpi di pistola sparati dagli agenti, invece, avrebbe ferito al piede il cittadino africano, che è stato arrestato dopo circa un'ora. Si è rischiato un nuovo caso Kabobo, il ghanese che nel 2013 uccise a picconate tre passanti in zona Niguarda a Milano, lunedì a Jesi dove poliziotti e carabinieri sono riusciti però ad arrestare in tempo Precious Omobogbe, 25 anni, nigeriano disoccupato, che ha seminato il panico in centro per poco meno di due ore. In passato è stato già arrestato 4 volte per aggressioni e resistenza, talvolta con i coltelli.
Fonte: Videocommentando
Via: La Nazione
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