I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Milano, a conclusione di una complessa attività d'indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano, hanno dato esecuzione a nove misure di custodia cautelare, nei confronti di altrettanti soggetti di
nazionalità cinese. A capo della gang c'erano due fratelli, Wu Liang, 29 anni e Wu Jian, 23 anni. Le misure coronano un'indagine che ha documentato l'esistenza di un sodalizio criminale composto da giovani orientali, dediti all'estorsione ai danni di connazionali, allo sfruttamento di prostitute cinesi in appartamenti del capoluogo ed allo spaccio di "Ice" e "Shaboo", i nuovi stupefacenti a base di metamfetamina cloridrata. Le operazioni di indagine cominciate a gennaio dopo alcuni episodi di violenza tra bande, durante i quali si è arrivati anche all'uso di armi bianche, tra cui un macete, hanno portato all'intervento delle forze dell'ordine che, considerandole in un primo momento semplici risse, si sono rese conto successivamente che si trattava di una guerra tra gruppi organizzati che è stata vinta dai fratelli Wu. Questi ultimi avevano messo in piedi un giro di prostituzione che aveva luogo principalmente in due negozi dismessi che venivano usati come case di appuntamenti dove due maitres cinesi gestivano una decina di prostitute, di cui una italiana, una romena e 8 cinesi.
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