Gli investigatori della questura di Caserta hanno eseguito 20 ordinanze di custodia nei confronti di affiliati al clan Belforte di Caserta. Sono state arrestate 15 persone che si trovavano libere; per una persona sono stati imposti gli arresti domiciliari mentre altri 4 membri del clan
hanno ricevuto la notifica in carcere dove si trovavano per altri reati. Le misure cautelari rappresentano la coda di una vecchia indagine del 2012, grazie alla quale la Squadra mobile della città campana aveva colpito duramente il clan con 20 arresti. Per altre persone, quelle coinvolte nell'operazione di oggi, il Gip non aveva ravvisato la pericolosità e, in alcuni casi il coinvolgimento in attività illecite messe in atto con metodi mafiosi. La Dda di Napoli aveva presentato ricorso, opponendosi all'ordinanza che lasciava liberi gli affiliati; al termine dell'iter processuale le misure cautelari sono state eseguite. Gli investigatori avevano scoperto che all'interno di un'officina di un pregiudicato, sottoposto ad indagini per estorsione, si svolgevano summit camorristici del clan de "I Mazzacane", legati alla famiglia Belforte. Nel corso di questi summit venivano pianificate tutte le attività criminali svolte nella provincia di Caserta e, in particolare, venivano suddivisi, tra i singoli gruppi, i territori di spaccio di droga. Nel corso delle indagini sono stati sequestrati oltre 1,5 chili di cocaina.
hanno ricevuto la notifica in carcere dove si trovavano per altri reati. Le misure cautelari rappresentano la coda di una vecchia indagine del 2012, grazie alla quale la Squadra mobile della città campana aveva colpito duramente il clan con 20 arresti. Per altre persone, quelle coinvolte nell'operazione di oggi, il Gip non aveva ravvisato la pericolosità e, in alcuni casi il coinvolgimento in attività illecite messe in atto con metodi mafiosi. La Dda di Napoli aveva presentato ricorso, opponendosi all'ordinanza che lasciava liberi gli affiliati; al termine dell'iter processuale le misure cautelari sono state eseguite. Gli investigatori avevano scoperto che all'interno di un'officina di un pregiudicato, sottoposto ad indagini per estorsione, si svolgevano summit camorristici del clan de "I Mazzacane", legati alla famiglia Belforte. Nel corso di questi summit venivano pianificate tutte le attività criminali svolte nella provincia di Caserta e, in particolare, venivano suddivisi, tra i singoli gruppi, i territori di spaccio di droga. Nel corso delle indagini sono stati sequestrati oltre 1,5 chili di cocaina.
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