È stata dichiarata la morte clinica per una delle undici persone ferite lunedì a Nantes, da un furgone che ha travolto i passanti nella piazza del mercato natalizio. Il governo francese si è riunito in emergenza a Matignon per decidere eventuali misure straordinarie di
sicurezza. Perché, il giorno prima, a Digione un altro uomo, ha lanciato la sua auto contro i passanti, ferendone tredici. Secondo alcuni testimoni avrebbe gridato in arabo "Allah è grande". "Vogliamo rassicurare i francesi", ha detto il primo ministro,"Tutti i servizi dello Stato sono stati mobilitati. In una società già fragile, degli individui che soffrono di patologie psichiatriche gravi e antiche possono agire". Le autorità ritengono che gli aggressori non siano dei terroristi ma degli squilibrati. Tuttavia Valls ha annunciato fra i duecento e i trecento militari nelle strade francesi. Oltre ai casi di Nantes e Digione, preoccupa l’episodio di sabato di Joué-lès-Tours, dove un simpatizzante dell'Isis ha accoltellato tre poliziotti prima di essere ucciso. Per il suo impegno contro lo Stato islamico, la Francia - unico Paese europeo ad partecipare ai raid aerei nei cieli dell'Iraq insieme agli Stati Uniti - ha comunque già pagato un pesante tributo di sangue, con l’uccisione di Hervè Gourdel, l'alpinista rapito a settembre in Algeria e sgozzato da un gruppo di fondamentalisti affiliati all'Isis.
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