Una serie lunghissima di truffe ed episodi di corruzione, nel settore della riscossione delle tasse per i rifiuti, sono stati commessi da un gruppo di impiegati dell'ufficio tributi del comune di Palermo. Questo è quanto è emerso dall'operazione "Fin Tares" della Squadra
mobile di Palermo che ha arrestato 15 persone con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, all'istigazione alla corruzione, alla truffa e al falso materiale. Tra gli arrestati, quattro in carcere e undici ai domiciliari, c'è anche un impiegato che lavora nell'ufficio "Lotta all'evasione". I protagonisti della truffa erano quattro impiegati e undici tra imprenditori, commercialisti, ristoratori e medici che hanno pagato per ottenere sgravi illegittimi. Le indagini, durate oltre un anno, sono iniziate a seguito della denuncia di un cittadino che era andato in Comune per avere dei chiarimenti su una pratica e un funzionario gli aveva prospettato una "via alternativa e definitiva". Da allora, attraverso intercettazioni ambientali e telefoniche, pedinamenti e microspie, i poliziotti hanno scoperto una serie di irregolarità nella riscossione dei tributi legate allo smaltimento dei rifiuti, attraverso l'alterazione della posizione del contribuente. Per i casi fin'ora presi in esame è stato stimato un danno per le casse del comune di Palermo di diverse centinaia di migliaia di euro.
Fonte: Polizia di Stato
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