perché le mie riflessioni avranno per destinatario anche chi presto mi succederà nelle funzioni di Presidente della Repubblica", ha detto il Capo dello Stato. "Funzioni - ha continuato il Presidente Napolitano - che sto per lasciare, rassegnando le dimissioni: ipotesi che la Costituzione prevede espressamente. E desidero dirvi subito che a ciò mi spinge l'avere negli ultimi tempi toccato con mano come l'età da me raggiunta porti con sé crescenti limitazioni e difficoltà nell'esercizio dei compiti istituzionali, complessi e altamente impegnativi, nonché del ruolo di rappresentanza internazionale, affidati dai Padri Costituenti al Capo dello Stato. A quanti auspicano - anche per fiducia e affetto nei miei confronti - che continui nel mio impegno, come largamente richiestomi nell'aprile 2013, dico semplicemente che ho il dovere di non sottovalutare i segni dell'affaticamento e le incognite che essi racchiudono, e dunque di non esitare a trarne le conseguenze. Ritengo di non poter oltre ricoprire la carica cui fui chiamato, per la prima volta nel maggio del 2006, dal Parlamento in seduta comune [...]
L'ordine pubblico è inteso come garanzia di pace e tranquillità. In tal senso assume un valore di sicurezza collettiva.
Quirinale, messaggio fine anno di Napolitano: sto per lasciare - video
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