I Carabinieri del Comando provinciale e del Ros hanno eseguito, nella provincia di Salerno, 7 misure cautelari emesse su richiesta della locale Procura distrettuale antimafia, per associazione per delinquere, usura, riciclaggio, trasferimento fraudolento di valori ed
esercizio abusivo dell'attività finanziaria. Al centro delle indagini del Ros due distinte organizzazioni criminali, operanti nella piana del Sele, facenti capo a soggetti già appartenenti a clan camorristici ormai disciolti. L'inchiesta ha consentito di documentare la diffusa attività usuraria ai danni di imprenditori in difficoltà economiche e le modalità violente utilizzate per il recupero dei crediti insoluti. L'indagine scaturisce dagli elementi investigativi acquisiti nell'ambito di un altro procedimento penale della Procura della Repubblica di Salerno, instaurato nei confronti di un sodalizio criminale dedito alla commissione di reati di usura e di riciclaggio, in Italia e all'estero dei proventi da essi derivanti. Dalle indagini condotte dai Ros che hanno portato all'arresto di sette persone con l'accusa di svolgere attività usuraie per conto della camorra è emerso che due erano le strutture criminali operanti ed entrambe focalizzavano la propria attività usuraria soprattutto nei confronti di imprenditori agricoli, non disdegnando, a volte, vere e proprie minacce fisiche.
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