Dodici persone sono state pugnalate mercoledì mattina a bordo di un autobus nel centro di Tel Aviv. Secondo un portavoce della polizia israeliana, l'aggressore è un "terrorista palestinese". Si tratta di un ragazzo di 23 anni, proveniente da Tulkarm,
in Cisgiordania ed è entrato in Israele illegalmente. Le forze dell'ordine lo hanno arrestato, dopo averlo ferito alle gambe. La zona è battuta a caccia di possibili complici. Tre delle vittime sono ferite in modo grave, le altre in maniera più lieve. Secondo media israeliani, Izzat al-Risheq, membro della segreteria politica di Hamas da Gaza avrebbe definito "eroico e coraggioso" l'attacco di Tel Aviv. Arriva anche il commento del premier Benjamin Netanyahu: "L'attacco di Tel Aviv è la diretta conseguenza della velenosa campagna di incitamento del presidente Abu Mazen contro gli ebrei e il loro Stato". La nuova stagione del terrore è iniziata in settembre dopo l'operazione militare israeliana contro la Striscia di Gaza. Una serie di attacchi spesso attribuiti dalla polizia israeliana ad attentatori che agiscono in autonomia con motivazioni nazionaliste e religiose sulla spinta dell'emulazione o dell'incitamento. I lupi solitari sono spesso cani sciolti. Pericolosi dilettanti, meno letali militarmente rispetto ai jihadisti addestrati ma disposti a emulare i crimini efferati dell'Isis e dell'estremismo islamico.
in Cisgiordania ed è entrato in Israele illegalmente. Le forze dell'ordine lo hanno arrestato, dopo averlo ferito alle gambe. La zona è battuta a caccia di possibili complici. Tre delle vittime sono ferite in modo grave, le altre in maniera più lieve. Secondo media israeliani, Izzat al-Risheq, membro della segreteria politica di Hamas da Gaza avrebbe definito "eroico e coraggioso" l'attacco di Tel Aviv. Arriva anche il commento del premier Benjamin Netanyahu: "L'attacco di Tel Aviv è la diretta conseguenza della velenosa campagna di incitamento del presidente Abu Mazen contro gli ebrei e il loro Stato". La nuova stagione del terrore è iniziata in settembre dopo l'operazione militare israeliana contro la Striscia di Gaza. Una serie di attacchi spesso attribuiti dalla polizia israeliana ad attentatori che agiscono in autonomia con motivazioni nazionaliste e religiose sulla spinta dell'emulazione o dell'incitamento. I lupi solitari sono spesso cani sciolti. Pericolosi dilettanti, meno letali militarmente rispetto ai jihadisti addestrati ma disposti a emulare i crimini efferati dell'Isis e dell'estremismo islamico.
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