I carabinieri del comando provinciale di Taranto hanno eseguito sette misure cautelari in carcere su ordine del gip nei confronti di 5 ufficiali della Marina militare, di cui due in servizio allo Stato maggiore a Roma, un sottufficiale ed un dipendente civile del ministero della Difesa. Gli
arresti sono stati eseguiti a Roma, Napoli e Taranto. In carcere sono finiti l'attuale vice direttore e due ex vice direttori del commissariato militare marittimo di Taranto (Maricommi), un ex capo reparto, un sottufficiale capo deposito, un dipendente civile addetto alla contabilità del reparto e un capo ufficio del settore logistico dello Stato Maggiore della Marina militare. L'accusa è di concorso in concussione per aver chiesto ed ottenuto tangenti sui lavori di manutenzione delle navi militari e sulle forniture al corpo militare dietro la minaccia di ostacolare la regolare emissione dei mandati di pagamento. Secondo le indagini dei carabinieri, coordinate dal sostituto procuratore, diversi imprenditori sarebbero stati costretti a versare tangenti pari al 10% del valore dell'appalto al capo del V reparto di Maricommi che poi provvedeva a dividere con chi aveva contribuito all'illecito. Eseguite diverse perquisizioni che hanno consentito di sequestrare materiale informatico, cartaceo e buoni carburanti. L'inchiesta è decollata nel marzo dello scorso anno quando i carabinieri arrestarono in flagranza il capitano di fregata Roberto La Gioia, comandante del quinto reparto della base navale di Chiapparo subito dopo aver intascato una tangente di duemila euro da un imprenditore locale che qualche giorno prima aveva denunciato ai carabinieri di aver pagato in tutto circa 150mila euro. A casa dell'ufficiale i carabinieri trovarono circa 44mila euro ed alcune pendrive sulle quali era salvata la contabilità delle tangenti e l'elenco delle aziende che pagavano.
Fonte: AskaNews
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