La Squadra Mobile di Brindisi, coadiuvata nella fase esecutiva da più equipaggi dei Reparti Prevenzione Crimine di Bari e Lecce, nonchè da personale della Questura di Lecce, ha dato esecuzione all'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 18
persone e altre 8 indagate in stato di libertà. Tutti i soggetti sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata ai furti ed alla ricettazione di ingenti quantitativi di rame, acciaio e materiale industriale. Gli atti predatori sono stati commessi nella zona industriale del comune di Brindisi, in opifici, siti industriali ed impianti fotovoltaici ubicati in tutta l'area salentina, tra la fine del 2012 sino ad oggi. In particolare, l'attività investigativa trae origine dall'esponenziale aumento dei furti perpetrati presso le numerose aziende della zona industriale di Brindisi. Dall'elaborazione delle laboriose investigazioni, concretizzatasi in intercettazioni telefoniche ed ambientali, attività di pedinamento ed osservazione, gli investigatori sono riusciti a ricostruire l'intera filiera criminale, riuscendo a scardinare la complessa associazione a delinquere che aveva fatto dei furti di rame, acciaio e materiale ferroso ai danni di campi fotovoltaici e opifici industriali, il principale sostentamento alla propria attività illecita. Tra gli indagati ci sono anche imprenditori e dipendenti di società della zona.
persone e altre 8 indagate in stato di libertà. Tutti i soggetti sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata ai furti ed alla ricettazione di ingenti quantitativi di rame, acciaio e materiale industriale. Gli atti predatori sono stati commessi nella zona industriale del comune di Brindisi, in opifici, siti industriali ed impianti fotovoltaici ubicati in tutta l'area salentina, tra la fine del 2012 sino ad oggi. In particolare, l'attività investigativa trae origine dall'esponenziale aumento dei furti perpetrati presso le numerose aziende della zona industriale di Brindisi. Dall'elaborazione delle laboriose investigazioni, concretizzatasi in intercettazioni telefoniche ed ambientali, attività di pedinamento ed osservazione, gli investigatori sono riusciti a ricostruire l'intera filiera criminale, riuscendo a scardinare la complessa associazione a delinquere che aveva fatto dei furti di rame, acciaio e materiale ferroso ai danni di campi fotovoltaici e opifici industriali, il principale sostentamento alla propria attività illecita. Tra gli indagati ci sono anche imprenditori e dipendenti di società della zona.
Via: Questura di Brindisi
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