Continua con nuovi sviluppi l'inchiesta dei militari del Comando Provinciale di Pesaro e dei tecnici del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, nell'ambito dell'indagine "Vertical Bio", avviata da quasi 2 anni dalla locale Procura. Nel corso delle recenti investigazioni,
condotte dal Nucleo di Polizia Tributaria di Pesaro e dal Nucleo Investigativo dell'Ispettorato Repressione Frodi di Roma (Icqrf), sono emersi ulteriori elementi di prova nei confronti di altri otto indagati risultati affiliati all'associazione per delinquere transnazionale, resisi responsabili di aver promosso e partecipato, anche avvalendosi di società estere appositamente costituite, ad attestare la falsa certificazione dei prodotti agricoli convenzionali come biologici. Le indagini sino ad oggi eseguite, hanno consentito di procedere al sequestro di oltre 2.200 tonnellate di granaglie, falsamente certificate biologiche, per un valore complessivo pari a circa 3 milioni di euro e permesso di denunciare 35 persone, coinvolte nel traffico illecito di prodotti agricoli, iscritte nel registro degli indagati. In particolare, in quest'ultima tranche, i sequestri effettuati hanno riguardato 9 fabbricati di civile abitazione e circa 310 ettari di terreni agricoli, stimati per un valore di circa 4 milioni di euro, 13 autoveicoli di grossa cilindrata nonché ingenti somme di denaro, depositati in conti correnti, in corso di quantificazione.
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