I Carabinieri del Comando Provinciale di Bari hanno eseguito 9 arresti disposti dal Gip su richiesta su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia. Le misure cautelari (8 in carcere, una ai domiciliari) sono a carico di appartenenti a clan accusati di estorsione
aggravata in concorso nei confronti di imprese locali. Ad alcuni degli indagati è stata contestata l'aggravante del metodo mafioso e l'uso delle armi. I clan non solo imponevano il pizzo ma erano entrati nella gestione degli affari per garantire i pagamenti. A far partire le indagini, in particolare, sono state due estorsioni ai danni di altrettanti imprenditori di Barletta e Bitonto (Bari). Le indagini lampo, avviate dai Carabinieri del Reparto Operativo di Bari nell'ottobre scorso, hanno fatto emergere un grave contesto d'intimidazione ai danni di imprese locali da parte della criminalità organizzata, che non si è limitata ad imporre il pizzo ma è entrata nella gestione degli affari per garantire il rispetto di accordi e pagamenti. E' emerso che anche alcuni imprenditori si sono rivolti ai clan per recuperare i loro crediti o per agevolare l'avvio di nuove attività, finendo invece nella morsa del racket. Un imprenditore è finito infatti sotto inchiesta per aver inviato esponenti di un clan locale a riscuotere soldi da un altro imprenditore, il quale, nonostante sia stato gravemente minacciato, ha trovato il coraggio di denunciare.
aggravata in concorso nei confronti di imprese locali. Ad alcuni degli indagati è stata contestata l'aggravante del metodo mafioso e l'uso delle armi. I clan non solo imponevano il pizzo ma erano entrati nella gestione degli affari per garantire i pagamenti. A far partire le indagini, in particolare, sono state due estorsioni ai danni di altrettanti imprenditori di Barletta e Bitonto (Bari). Le indagini lampo, avviate dai Carabinieri del Reparto Operativo di Bari nell'ottobre scorso, hanno fatto emergere un grave contesto d'intimidazione ai danni di imprese locali da parte della criminalità organizzata, che non si è limitata ad imporre il pizzo ma è entrata nella gestione degli affari per garantire il rispetto di accordi e pagamenti. E' emerso che anche alcuni imprenditori si sono rivolti ai clan per recuperare i loro crediti o per agevolare l'avvio di nuove attività, finendo invece nella morsa del racket. Un imprenditore è finito infatti sotto inchiesta per aver inviato esponenti di un clan locale a riscuotere soldi da un altro imprenditore, il quale, nonostante sia stato gravemente minacciato, ha trovato il coraggio di denunciare.
Via: AGI
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