Bandiere nere del Califfato al posto delle croci sulle cupole delle chiese. E' questo l'ultimo scempio compiuto contro i luoghi di culto cristiani nella provincia di Ninive, Nord dell'Iraq, da parte dei jihadisti dello Stato islamico che non hanno esitato a pubblicare sui
social media le immagini della sistematica distruzione di croci, lapidi e statue della vergine Maria. Con il titolo, "Seppellire la Croce e rimuovere i simboli dell'Ipostasi" (così i fondamentalisti islamici indicano la trinità), l'Isis ha diffuso in rete "un servizio fotografico" dalla provincia del Califfato di Ninive. Campane e croci di diverse chiese buttate giù dai tetti e dai campanili; una croce divelta da una porta di metallo, un'altra da una cupola; martelli che distruggono una croce in ferro: sono solo alcune delle immagini che si possono vedere in rete. E la furia devastatrice degli uomini neri non risparmia neppure gli affreschi murali nè le icone dei santi in luoghi di culto, dei quali però non vengono indicati i nomi. In una delle foto pubblicate viene vandalizzata una statua della Vergine Maria con Gesù Bambino in braccio. I membri dello Stato islamico che dall'estate scorsa controllano vaste zone nel Nord-Ovest dell'Iraq, nei giorni scorsi hanno diffuso diversi video con le immagini dello scempio contro i patrimonio archelogico della Mesopotamia, come le città assire di Nimrud e Hatra.
Fonte: AskaNews
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