Polizia di Prevenzione/Ucigos e condotta dalla Digos di Brescia con il concorso delle questure di Torino, Como e Massa Carrara. Secondo quanto appreso, la cellula di estremisti islamici era dedita al reclutamento di aspiranti combattenti e al loro instradamento verso le milizie dello Stato Islamico. La complessa operazione ha portato l'autorità giudiziaria di Brescia ha emettere tre ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di due cittadini albanesi, zio e nipote, il primo residente in Albania e l'altro in provincia di Torino, nonchè a carico di un 20enne cittadino italiano di origine marocchina, anch'egli residente in provincia di Torino, inserito nella lista dei 65 "foreign fighters" italiani. Quest'ultimo sarebbe l'autore del documento di propaganda dell'Isis apparso di recente sul web. I primi due sono indagati del reato di reclutamento con finalità di terrorismo, il terzo di apologia di delitti di terrorismo, aggravata dall'uso di internet. Diverse perquisizioni in Lombardia, Piemonte e Toscana nei confronti di alcuni simpatizzanti del Califfato emersi nelle indagini.
L'ordine pubblico è inteso come garanzia di pace e tranquillità. In tal senso assume un valore di sicurezza collettiva.
Isis, smantellata cellula in Italia: reclutava aspiranti terroristi - video
Polizia di Prevenzione/Ucigos e condotta dalla Digos di Brescia con il concorso delle questure di Torino, Como e Massa Carrara. Secondo quanto appreso, la cellula di estremisti islamici era dedita al reclutamento di aspiranti combattenti e al loro instradamento verso le milizie dello Stato Islamico. La complessa operazione ha portato l'autorità giudiziaria di Brescia ha emettere tre ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di due cittadini albanesi, zio e nipote, il primo residente in Albania e l'altro in provincia di Torino, nonchè a carico di un 20enne cittadino italiano di origine marocchina, anch'egli residente in provincia di Torino, inserito nella lista dei 65 "foreign fighters" italiani. Quest'ultimo sarebbe l'autore del documento di propaganda dell'Isis apparso di recente sul web. I primi due sono indagati del reato di reclutamento con finalità di terrorismo, il terzo di apologia di delitti di terrorismo, aggravata dall'uso di internet. Diverse perquisizioni in Lombardia, Piemonte e Toscana nei confronti di alcuni simpatizzanti del Califfato emersi nelle indagini.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento