Uomini della Dia di Napoli, Polizia e Carabinieri hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Dda partenopea, nei confronti di 12 indagati, ritenuti affiliati al clan di camorra
"Fabbrocino". I reati ipotizzati sono associazione di tipo mafioso, trasferimento fraudolento di beni, estorsione e illecita concorrenza con minaccia o violenza, con l'aggravante del metodo mafioso. L'operazione, denominata "Breccia", è scattata al termine di un'inchiesta sulle attività del clan che opera nei comuni intorno a Nola e San Giuseppe Vesuviano, nel Napoletano. Un'ordinanza di custodia cautelare ha riguardato anche l'assessore all'Urbanistica del comune di Nola, Gianpaolo De Angelis, accusato di associazione di tipo mafioso e di essere uno dei prestanome del clan. Tra i colpiti del provvedimento spicca anche Giovanni Fabbrocino, 41 anni, figlio del capoclan Mario. Eseguito il sequestro preventivo di quote sociali, beni strumentali e pertinenze di tre imprese che operano nella produzione del calcestruzzo e nel settore florovivaistico, per circa cinque milioni di euro. Attraverso due delle tre società sequestrate, la camorra vesuviana condizionava il libero mercato nel settore del calcestruzzo, imponendo un listino prezzi maggiorato rispetto a quello di altre imprese.
Via: Il Mattino
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