A distanza di quasi tre mesi e mezzo dall'ultimo episodio, è ripresa l'attività eruttiva dell'Etna. Il nuovo episodio eruttivo al Nuovo Cratere di Sud-Est (Nsec) del vulcano, che ha avuto inizio nelle prime ore del 12 maggio 2015, sta continuando con una modesta attività stromboliana e l'emissione lenta di una colata lavica dall'orlo orientale del cratere. Durante la giornata di ieri, spiega l'Ingv in una nota si è osservata una graduale intensificazione dell'attività eruttiva, accompagnata da un aumento dell'ampiezza del tremore vulcanico e lo spostamento della sorgente del tremore vulcanico verso la superficie in corrispondenza del Nsec. Nella notte, tutti questi parametri si sono stabilizzati su livelli modesti, molto simili a quelli dell'episodio eruttivo al medesimo Nsec di gennaio-aprile 2014. L'attività stromboliana è concentrata a tre bocche ubicate nella parte orientale del Nsec, allineate su una frattura eruttiva orientata ovet-est. Verso le 2:10, una serie di piccoli crolli ha accompagnato l'apertura di una bocca effusiva posta immediatamente sotto l'orlo orientale del Nsec, dalla quale è stata emessa una piccola colata di lava. Questa colata si è riversata lentamente verso la più alta e più larga delle bocche eruttive che si erano aperte sul fianco orientale del cono del Nsec durante il parossismo del 28 dicembre 2014. Durante le ore successive, la lava ha lentamente colmato questa bocca; poi la colata si è lentamente espansa lungo la frattura del 28 dicembre, in direzione nord-est, raggiungendo la base del cono del Nsec in tarda mattinata. Nel frattempo è continuata l'attività stromboliana con getti alti alcune decine di metri, a volte producendo piccoli sbuffi di cenere vulcanica che sono stati rapidamente dispersi dal vento in direzione sud-ovest. La colata lavica di proporzioni poco significative è scarsamente alimentata e avanza sulla zone sommitali dell'Etna.
Fonte: INGV
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