Giustizia: anticorruzione è legge, Camera approva con 280 sì - video

Il decreto anticorruzione è legge. Il testo è stato approvato alla Camera con 280 voti a favore, 53 contrari e 11 astenuti. Hanno votato contro Cinque Stelle e Forza Italia, mentre la Lega si è astenuta. Scatta subito l'orgoglio del governo, in particolare del ministro
della Giustizia, Andrea Orlando, che twitta: "Corrotti e corruttori tradiscono il Paese. La nuova legge #anticorruzione da oggi rende più forte l'Italia. Il Governo mantiene gli impegni". Il ddl è frutto di un testo presentato oltre due anni fa da Pietro Grasso, unico atto da parlamentare prima di diventare presidente del Senato. Molte poi le modifiche su iniziativa di palazzo Chigi e del Guardasigilli, in particolare la riforma del falso in bilancio che torna a essere reato, ma un reato di pericolo nel senso che non si dovrà provare di avere alterato il mercato o di aver prodotto un danno alla società. Crescono poi le pene per il reato di corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio, aumentando di due anni, sia nel massimo e quindi passando da otto a dieci anni, sia nel minimo da quattro a sei. Riviste al rialzo anche le pene massime per peculato, corruzione per l'esercizio della funzione, corruzione in atti giudiziari. Il ddl non ha convinto del tutto l'associazione Antimafia Libera: "Una riforma che non poteva più attendere ma da completare: più nettezza per rescindere i legami tra mafia, corruzione e politica".



Fonte: ANSA

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