La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Prato ha eseguito una vasta operazione per il contrasto dell'immigrazione clandestina. 212 gli indagati e perquisizioni su tutto il territorio nazionale. L'operazione, denominata "Passepartout", ordinata
dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Prato, ha consentito di disarticolare un gruppo criminale italo-cinese che, attraverso la complicità di consulenti del lavoro italiani, creava documentazione attestante rapporti di lavoro in realtà inesistenti, necessaria al rinnovo di permessi di soggiorno per cittadini cinesi. L'attività dei Finanzieri nasce dallo sviluppo di elementi informativi acquisiti durante le investigazioni collegate all'indagine "false residenze", risalente al 2013, nel corso della quale fu scoperta e sgominata un'associazione a delinquere che iscriveva irregolarmente cittadini cinesi nelle liste anagrafiche del Comune di Prato. "Passepartout" ha messo in luce l'esistenza di un vero e proprio sodalizio criminale, integrato da 13 soggetti, tra cui anche imprenditori cinesi nonché 2 consulenti del lavoro. Per i documenti falsi c'era una tariffa: 100 euro per una busta paga, 400 euro per un cud e 200 euro per una dichiarazioni di ospitalità. Nell'operazione sono stati impiegati oltre 150 militari del Comando Regionale Toscana e dei vari reparti competenti per territorio.
Via: MET
Immagini: Guardia di Finanza
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