Un furgone parcheggiato male, ripetutamente. E' questa la causa scatenante della strage compiuta da un'agente penitenziario di 50 anni che ha ucciso quattro persone: madre, padre, figlio, Michela, Enzo e Pietro Verde, oltre a un quarto uomo Francesco
Pinestra, l'autista del furgone a Trentola Ducenta nel Casertano. L'agente penitenziario ha iniziato a litigare con i vicini per il furgoncino parcheggiato dove secondo lui non doveva stare, poi salito in casa ha preso la pistola d'ordinanza, si è recato dai vicini e ha fatto fuoco uccidendoli. Una volta in strada ha sparato al conducente del furgone che si era recato dai Verde per comprare cassette per la frutta. L'agente penitenziario si è poi costituito nella caserma dei Carabinieri di Aversa dove si trova tutt'ora sotto interrogatorio. La fidanzata del giovane figlio dei vicini si è salvata perchè al momento della sparatoria non era nell'appartamento ma al piano di sopra. Da una prima ricostruzione è emerso che il parcheggio del furgone era una costante causa di litigio tra l'agente penitenziario e le vittime. ''Ho fatto un macello, ho ucciso i miei vicini''. Così l'agente penitenziario, Luciano Pezzella di 49 anni, rivolto ai Carabinieri della caserma di Aversa (Caserta) dopo essersi costituito. L'uomo si è presentato ai militari poco dopo aver ucciso tre persone e ferito gravemente una quarta, poi morta in ospedale.
Pinestra, l'autista del furgone a Trentola Ducenta nel Casertano. L'agente penitenziario ha iniziato a litigare con i vicini per il furgoncino parcheggiato dove secondo lui non doveva stare, poi salito in casa ha preso la pistola d'ordinanza, si è recato dai vicini e ha fatto fuoco uccidendoli. Una volta in strada ha sparato al conducente del furgone che si era recato dai Verde per comprare cassette per la frutta. L'agente penitenziario si è poi costituito nella caserma dei Carabinieri di Aversa dove si trova tutt'ora sotto interrogatorio. La fidanzata del giovane figlio dei vicini si è salvata perchè al momento della sparatoria non era nell'appartamento ma al piano di sopra. Da una prima ricostruzione è emerso che il parcheggio del furgone era una costante causa di litigio tra l'agente penitenziario e le vittime. ''Ho fatto un macello, ho ucciso i miei vicini''. Così l'agente penitenziario, Luciano Pezzella di 49 anni, rivolto ai Carabinieri della caserma di Aversa (Caserta) dopo essersi costituito. L'uomo si è presentato ai militari poco dopo aver ucciso tre persone e ferito gravemente una quarta, poi morta in ospedale.
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