lasciato la cerimonia dopo un attacco durante il quale il premier è stato colpito alla testa e gli si sono rotti gli occhiali", ha riportato l'agenzia di stampa ufficiale Tanjug. Vucic aveva appena deposto un fiore davanti al monumento che ricorda i nomi delle oltre 6.200 vittime identificate e sepolte nel cimitero a Potocari quando la folla inferocita ha iniziato a scandire Allah Akbar (Dio è grande), lanciando pietre contro il premier. Circondato dalle guardie del corpo, è riuscito a lasciare il cimitero tra gli appelli alla calma degli organizzatori. Prima di raggiungere Srebrenica Vucic aveva condannato il "crimine mostruoso" commesso a Srebrenica in una lettera aperta diffusa poco prima della sua partenza per la Bosnia. "La Serbia condanna in modo chiaro e senza ambiguità questo crimine orribile ed è disgustata da quanti vi hanno preso parte e continuerà a portarli davanti alla giustizia", aveva scritto nella missiva. L'11 luglio del 1995, più di 8000 musulmani, compresi anziani donne e bambini, furono trucidati dalle milizie serbe e gettati in fosse comuni, sotto gli occhi indifferenti dell'Europa e del mondo.
Via: RaiNews24
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