Immigrazione, protesta dei prefetti: stanchi di essere capri espiatori

Sulla questione dell'accoglienza degli immigrati, ora esplode la protesta dei prefetti. "Basta insulti e accuse ci tuteleremo in ogni sede, non vogliamo essere il capro espiatorio di una lotta politica" che si sta consumando sul tema dell'emergenza migranti:
sono parole nette quelle di Claudio Palomba, presidente del sindacato di categoria Sinpref, che annuncia di aver chiesto un incontro urgente al ministro dell'interno Angelino Alfano. Dopo l'annuncio della rimozione del prefetto di Treviso e le "parole indegne" del vicepresidente del consiglio delle Marche contro il prefetto di Roma Franco Gabrielli, reo di aver organizzato e difeso l'accoglienza di profughi a Casale di San Nicola, la misura pare colma. "Abbiamo già inviato richiesta di un incontro urgente al ministro Alfano", ha detto Palomba ad Askanews, spiegando: "Riteniamo alcune dichiarazione fatte e ripetute da alcune espressioni politiche, come quelle del vicepresidente del consiglio delle Marche nei confronti del prefetto Gabrielli del tutto indegne e tuteleremo la categoria in ogni sede". "La rete delle prefetture - ha sottolineato Palomba - e senza strumenti straordinari, sta fronteggiando l'emergenza immigrati e assicurando la tenuta del sistema di accoglienza, e noi non vogliamo essere i capri espiatori de una lotta politica, non ci interessa". "Noi - ha spiegato - stiamo assicurando, con soluzioni anche estemporanee, la tenuta in una situazione di straordinarietà. Nessuno sembra sapere cosa significa organizzare la macchina quando dodici ore prima ti avvertono che arrivano 100 immigrati, con i controlli sanitari, l'individuazione dei posti la logistica, c'è tutta una macchina che funziona e che ha retto grazie alla rete delle prefetture". "Vogliamo - ha concluso - un riscontro subito dal nostro ministro e anche dal governo, non è possibile si attacchi chi rappresenta lo stesso governo sul territorio in modo così violento. Ci deve essere una presa di posizione".

Via: AskaNews

Nessun commento:

Posta un commento