Festeggiamenti nelle strade di Teheran per lo storico accordo di Vienna sul nucleare tra la Repubblica islamica e i Paesi del 5+1, ovvero Stati Uniti, Russia, Francia, Cina e Gran Bretagna. Appena concluso il digiuno per il Ramadan, centinaia di
persone si sono riversate in auto sulla strada principale della capitale iraniana, suonando il clacson in segno di festa. I festeggiamenti sono proseguiti tutta la notte e moltissimi giovani hanno marciato verso il centro della città. Dopo due anni di negoziati, l'Iran e le sei potenze mondiali hanno raggiunto uno storico accordo sul programma nucleare iraniano. "Un accordo a lungo termine, che impedirà a Teheran di ottenere l'arma nucleare", ha esulta il presidente Barack Obama. Un accordo "che può smantellare il muro della sfiducia, mattone per mattone", afferma il presidente iraniano Hassan Rohani, e che "ha fatto tirare al mondo un grosso sospiro di sollievo", dice il presidente russo Vladimir Putin. Ma che ha anche scatenato la prevista ira di Israele. "È un errore storico, una resa dell'Occidente all'Asse del Male", tuona il premier Benyamin Netanyahu. Il testo dell'accordo impegna Teheran in particolare a tagliare drasticamente le sue riserve di uranio arricchito e il numero delle sue centrifughe, e a consentire in ogni momento agli ispettori internazionali l'accesso a tutti i siti che ritengano opportuno verificare, anche quelli militari. Misure che portano ad un anno il tempo che all'Iran sarebbe necessario per produrre materiale per una bomba atomica. In cambio, Teheran ottiene la cancellazione delle sanzioni e la revoca dell'embargo sulle armi (5 anni) e i missili balistici (8 anni). In caso di violazioni da parte di Teheran dell'accordo, verrebbero reintrodotte entro 65 giorni le sanzioni contro l'Iran. L'Aiea, l'agenzia internazionale per l'energia atomica vigilerà sull'arsenale militare iraniano.
Fonte: Il Messaggero
Via: AGI
Immagine: AP
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