La Polizia di Stato ha denunciato 34 persone che a diverso titolo utilizzavano sostanze dopanti per alterare le prestazioni agonistiche. Gli indagati hanno messo a rischio la loro vita quotidianamente, affidandosi tra l'altro a chi, senza alcun titolo,
somministrava terapie mediche per migliorare le prestazioni sportive. A Chiaramonte Gulfi (Rg), l'epilogo dell'attività d'indagine sotto un vero e proprio nubifragio. La Squadra Mobile, grazie alla collaborazione dei medici ispettori federali del Coni, ha effettuato controlli alle urine su 7 partecipanti alla 12a Coppa "SS Salvatore". Durante l'investigazione, gli agenti hanno effettuato numerose intercettazioni telefoniche e ambientali e sequestrato centinaia di confezioni di sostanze dopanti e medicinali. La Mobile ha scoperto così che alcuni indagati si dopavano per affrontare gare dilettantistiche, mentre altri solo per migliorare le loro prestazioni durante le uscite domenicali con gli amici. Cosa, questa, che ha reso l'indagine ancora più complicata perché non gareggiando, non erano obbligati a sostenere i controlli antidoping. L'indagine è nata proprio da un anonimo "ciclista della domenica" stanco di essere umiliato dai compagni d'uscita. Controlli e perquisizioni per alcuni partecipanti alla gara podistica "Filippide", non appena giunti all'arrivo davanti alla celebre casa di Montalbano.
Fonte: Polizia di Stato
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