Due esplosioni a Beirut hanno provocato la morte di 43 persone e il ferimento di 239, secondo l'ultimo bilancio della Croce rossa libanese. Il duplice attentato è stato portato a termine nella parte sud della città, roccaforte degli Hezbollah. L'attacco ha
avuto luogo in una strada commerciale affollata nel quartiere di Bourj al-Barajne. Secondo l'esercito due uomini hanno fatto detonare in successione le loro cinture esplosive e un terzo "terrorista", che non è riuscito a farsi saltare in aria, è stato trovato morto. L'attacco è stato rivendicato dallo Stato islamico (Isis) con un comunicato, fa sapere Site. Nella nota si afferma che "soldati del Califfato" hanno compiuto l'attentato a Beirut contro un "raggruppamento di sciiti e apostati". Il primo kamikaze era a bordo di una moto, mentre il secondo era a piedi e ha azionato la cintura esplosiva che aveva indosso tra i soccorritori del primo attentato. "Tutta la nostra solidarietà al popolo e alle autorità libanesi. L'Europa è con voi". Lo scrive su Twitter l'Alto rappresentante per la politica estera della Ue, Federica Mogherini. Si tratta del primo attentato contro Hezbollah dal giugno del 2014; altri attacchi avvenuti fra il luglio del 2013 e il febbraio del 2014 in diverse zone del Paese erano stati rivendicati da gruppi estremisti sunniti come rappresaglia per l'intervento di Hezbollah a fianco del regime del siriano presidente Bashar al-Assad.
Fonte: AskaNews
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