La Polizia di Stato di Palermo ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del locale Tribunale su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, nei confronti di 8 soggetti ritenuti affiliati alla famiglia mafiosa di Santa Maria di Gesù. Sei persone sono
finite in carcere mentre due sono state poste ai domiciliari. Le indagini iniziate dal 2012, grazie alle intercettazioni telefoniche, ambientali e tradizionali hanno permesso di documentare le attività criminali, di varia natura, gestite dal mandamento mafioso. Nel corso dell'operazione denominata "Stirpe", è stato arrestato Salvatore Profeta, indicato da alcuni collaboratori di giustizia come "uomo d'onore" già destinatario di numerose condanne per associazione di tipo mafioso, estorsione e traffico di sostanze stupefacenti. E' stato arrestato per la strage di via D'Amelio e scarcerato nell'ottobre 2011 a seguito della revisione del processo. Appena rimesso in libertà ha ripreso le redini della consorteria mafiosa del rione Guadagna. La sua posizione di comando è stata riconosciuta incondizionatamente sin da subito anche da altri esponenti mafiosi di spicco che, come documentato dalle indagini della Squadra mobile, in var occasioni si sono sottoposti al "rito del bacio in fronte" dispensato dal capo famiglia. Nel corso del blitz sono stati eseguiti numerosi sequestri preventivi di beni e società riferibili al boss.
Via: Polizia di Stato
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