Una donna anziana è stata uccisa a Mestre dal nipote che, dopo averla massacrata con una motosega, si è asserragliato nella sua abitazione prima di essere catturato dalle teste di cuoio. È successo intorno alle 20 di venerdì, in un palazzina di tre piani
in Ca' Venier 22, vicino alla centrale piazza Ferretto del centro mestrino. L'omicida si chiama Riccardo Torta, 68 anni, già noto alle forze dell'ordine. La zona dove è avvenuto l'omicidio è stata circondata dalle forze dell'ordine. Gli inquilini del palazzo sono stati fatti uscire dalle case, inizialmente con la scusa che nel condominio c'era una fuga di gas. Poi l'intervento dei Nocs, le forze speciali della Polizia di Stato, per fermare il killer. Cosa abbia scatenato la mortale aggressione è un elemento ancora al vaglio degli investigatori. L'anziana sarebbe stata colpita in più parti dalle sventagliate della sega elettrica. Secondo fonti investigative, l'omicida aveva iniziato a sezionare il corpo della vittima, forse con l'intento di disfarsi in seguito del cadavere. Arrivato l'allarme al 113, subito sul posto sono giunti gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Venezia, gli agenti delle forze speciali, medici del Suem e del servizio psichiatrico. Torta si era intanto asserragliato dentro il suo appartamento. Verso le 22, dopo una lunga trattativa, l'assassino ha ceduto, ha aperto la porta ed ha fatto entrare i poliziotti, senza opporre resistenza. Nel 1973 Torta era stato coinvolto nell'omicidio a Venezia di un Finanziere, che aveva colpito mortalmente con una lastra di travertino lanciata dal Ponte dell'Accademia, mentre l'uomo ed un collega transitavano con un barchino delle Fiamme Gialle nel Canal Grande. Da allora Torta era sempre stato seguito dai servizi psichiatrici.
Via: RaiNews24
Immagine: Il Gazzettino
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