I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere, nelle province di Caserta, Napoli e Ravenna, hanno dato esecuzione a 42 provvedimenti cautelari (di cui 19 in carcere e 23 al regime degli arresti domiciliari), emessi dal
Gip presso il Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Procura Distrettuale Antimafia, nei confronti di altrettanti soggetti, tutti indagati per il reato di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. L'indagine, condotta tra settembre 2013 e febbraio 2015, si è concentrata sulla riorganizzazione delle piazze di spaccio nel comune di Santa Maria Capua Vetere e in quelli limitrofi dopo la disgregazione del gruppo Fava, avvenuta nel 2013. In particolare a seguito dell'aspro conflitto tra le famiglie Fava e Bellagiò per il controllo del mercato della droga, conflitto che ha determinato anche episodi violenti, le indagini hanno consentito di arrestare i vertici del gruppo Fava che hanno deciso di collaborare con la giustizia. Gli spunti offerti dalle loro dichiarazioni e le ulteriori attività investigative, condotte anche attraverso intercettazioni e pedinamenti, hanno consentito di delineare i nuovi scenari relativi allo spaccio di stupefacenti del tipo cocaina, hashish e marijuana, con la formazione di nuove piazze di spaccio, operanti nella cittadina casertana che si rifornivano dello stupefacente nella provincia di Napoli.
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