I Carabinieri del Ros e del Comando Provinciale di Messina hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa, su richiesta della locale Procura Distrettuale Antimafia, nei confronti di 13 indagati per omicidio aggravato dalle finalità mafiose. Le indagini,
avviate nel 2010, hanno interessato la famiglia mafiosa di Barcellona Pozzo di Gotto (Me) ed hanno consentito di accertare mandanti ed esecutori materiali di 17 omicidi perpetrati tra il 1993 e il 2012 (compreso quello del giornalista Beppe Alfano) nel messinese. L'attività investigativa, che si è avvalsa anche del contributo fornito da alcuni collaboratori di giustizia, ha consentito di individuare il movente dei numerosi fatti di sangue, riconducibile alla necessità del sodalizio mafioso di mantenere il controllo del territorio. Tra i fatti di sangue, contestati nel provvedimento restrittivo, spicca il triplice omicidio di Sergio Raimondi, Giuseppe Martino e Giuseppe Geraci, avvenuto a Barcellona PG, il 4 giugno 1993. L'azione sarebbe stata organizzata per punire le tre vittime, che sarebbero state solite commettere furti nel territorio di Barcellona senza l'autorizzazione della criminalità organizzata locale. E c'è anche l'omicidio di Salvatore Da Campo, avvenuto a Terme Vigliatore, il 2 febbraio 1995, sospettato di avere fornito ai Carabinieri indicazioni sul nascondiglio di Antonino Calderone, all'epoca ricercato.
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