Caserta, tangenti e appalti per favorire la camorra: 9 arresti - video

I Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli congiuntamente ai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta hanno eseguito 9 ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica -
Dda, nei confronti di altrettanti soggetti accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo camorristico, corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio ed altre gravi irregolarità à nelle gare di appalto pubblico anche al fine di agevolare  il clan dei "Casalesi". Le indagini, in particolare, hanno fatto luce sulla gestione degli appalti da parte del Comune di Santa Maria Capua Vetere, evidenziando i legami del pro tempore sindaco e di altri esponenti apicali dell'amministrazione comunale con il sodalizio camorristico, segnatamente alla fazione capeggiata dalla famiglia di Michele Zagaria. L'attenzione degli investigatori si è concentrata sull'appalto legato alla progettazione ed esecuzione dei lavori del "Palazzo Teti Maffuccini", già confiscato negli anni '90 al padre di Biagio Di Muro, storico vice-sindaco del comune sammaritano. Di Muro e altri componenti della commissione di gara avrebbero ricevuto una "mazzetta" di 70mila euro dalle 2 ditte costruttrici favorite, tra cui l'azienda che si è aggiudicata l'appalto del valore di oltre 2 milioni di euro.

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