Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deposto una corona d'alloro all'Altare della Patria per il 71° anniversario della Liberazione. Il Capo dello Stato era accompagnato dal presidente del consiglio Matteo Renzi, dal presidente del Senato
Piero Grasso, dal vicepresidente della Camera Simone Baldelli, dal ministro della Difesa Roberta Pinotti e dal presidente della Corte Costituzionale Paolo Grossi. Dopo la deposizione della corona, Mattarella ha passato in rassegna il picchetto d'onore delle Forze Armate, schierato ai piedi dell'Altare della Patria. Poi Mattarella è volato a Varallo Sesia, in provincia di Vercelli, tra le prime zone liberate dal nazifascismo nel giugno del 1944. "E' tempo di Resistenza - ha detto nel suo discorso - E' sempre tempo di Resistenza perché guerre e violenze crudeli si manifestano ai confini d'Europa, in Mediterraneo, in Medio Oriente. E, ovunque sia tempo di martirio, di tirannia, di tragedie umanitarie che accompagnano i conflitti, lì vanno affermati i valori della Resistenza. Non ci può essere pace soltanto per alcuni - ha proseguito - e miseria, fame, guerre, per altri (...) Settant'anni di pace ci sono stati consegnati dai nostri padri. A noi spetta il compito di continuare, di allargare il sentiero della concordia dentro l'Unione Europea e ovunque l'Europa può far sentire la sua voce e sviluppare la sua iniziativa".
Piero Grasso, dal vicepresidente della Camera Simone Baldelli, dal ministro della Difesa Roberta Pinotti e dal presidente della Corte Costituzionale Paolo Grossi. Dopo la deposizione della corona, Mattarella ha passato in rassegna il picchetto d'onore delle Forze Armate, schierato ai piedi dell'Altare della Patria. Poi Mattarella è volato a Varallo Sesia, in provincia di Vercelli, tra le prime zone liberate dal nazifascismo nel giugno del 1944. "E' tempo di Resistenza - ha detto nel suo discorso - E' sempre tempo di Resistenza perché guerre e violenze crudeli si manifestano ai confini d'Europa, in Mediterraneo, in Medio Oriente. E, ovunque sia tempo di martirio, di tirannia, di tragedie umanitarie che accompagnano i conflitti, lì vanno affermati i valori della Resistenza. Non ci può essere pace soltanto per alcuni - ha proseguito - e miseria, fame, guerre, per altri (...) Settant'anni di pace ci sono stati consegnati dai nostri padri. A noi spetta il compito di continuare, di allargare il sentiero della concordia dentro l'Unione Europea e ovunque l'Europa può far sentire la sua voce e sviluppare la sua iniziativa".
Via: Quirinale
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