Dallas, cecchini sparano su polizia durante corteo protesta: 5 morti

Cinque poliziotti sono stati uccisi da cecchini e almeno sette agenti e due civili sono rimasti feriti durante una manifestazione di protesta a Dallas contro gli abusi commessi dalla polizia, dopo la morte di due afroamericani in circostanze discutibili. La
polizia ritiene che quattro persone armate abbiano coordinato l'attacco, posizionandosi in postazioni triangolate vicino al punto d'arrivo del tragitto dei manifestanti. Sono state fermate tre persone e un'altra, che si era nascosta in un garage nel cuore della città, non lontano dal luogo dove è avvenuta la strage, è morta nello scambio a fuoco con gli agenti, dopo ore di negoziato. L'uomo sosteneva di aver piazzato bombe nell'edificio e nel centro della città. Non è ancora chiaro se sia stato ucciso dalle forze dell'ordine o se si sia suicidato. La sparatoria è cominciata intorno alle 20:45 ora locale, mentre centinaia di persone si erano radunate vicino al John Kennedy memorial, provocando il panico ed un fuggi fuggi generale. "Sembrava un'esecuzione - ha riferito alla CNN un testimone che ha visto e filmato parte della scena dalla sua camera di albergo a Dallas -: ho visto un uomo scendere da un Suv, in abbigliamento tattico, con un fucile Ar-15". Si è diretto "verso un agente che era a terra e gli ha sparato forse tre-quattro volte alla schiena. Sembrava un attacco pianificato". La FAA ha emesso una temporanea restrizione dei voli sul centro di Dallas. I manifestanti di Dallas protestavano per i due ultimi episodi in Minnesota e in Louisiana di afroamericani fermati dalla polizia per un controllo amministrativo e uccisi dai poliziotti a sangue freddo. In entrambi casi gli agenti hanno reagito con nervosismo, temevano che ci fossero pistole.

Vie: AGI  Il Sole24Ore
Foto: Fox4 News

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